Quando ho iniziato la dieta non sapevo assulamente niente del come abbassare la percentuale di grasso. A dire il vero non sapevo neppure esistesse una percentuale, così come non immaginavo minimamente che mangiare una tavolozza della mia diabolicamente buona cioccolata bianca che con tanto piacere degustato quasi ogni giorno, fosse la causa di quella disgustosa forma a mela che man mano si insinuava nelle mie sensuali, pur mature, forme. Sempre per restare sull’argomento delle diaboliche mele, stavolta non solo il torsolo, pure la polpa abbondante intorno, che a quanto pare mi perseguita da due anni or sono.
Scopro che il grasso non solo si accumula nel sottocutaneo, pure vi è un forte accumulo viscerale, dove? Nell’addome “Infatti, sembro a gravidanza inoltrata! Che orrore! E poi alla mia veterana età menopausica! Penseranno mica che ho fatto qualche diavoleria da fattucchiera da quattro soldi? Ma così non spavento nessuno, così sono una diavola che fa ridere!!!” Mi dico infuriata, collegando a questo mio deplorevole stato gli alti valori di colesterolo nel sangue. E già, dall’apparizione del “torsolo di mela” ogni sei mesi mi rovesciano come un calzino…in qualunque modo mi girino c’è l’ho sempre in quel posto. Ho tutto un elenco di alimenti proibiti per via dei numerosi diverticoli e l’antibiotico da prendere una volta al mese! “Lo stress! È tutto causato dallo stress!” Mi dice qualcuno. Questo stress va di moda, non ci sono dubbi, ma a pensarci bene c’è la cagnolina che mi fa indiavolare quando arrivo a casa per la sua mancanza di controllo degli sfinteri. E così la sgrido, la metto in castigo, mi invento ogni diavoleria per punirla, per farle capire. La minaccio di darla via, ma non solo trovo sempre più bisognini sparsi per casa, pure le lancette della bilancia salgono di pari passo. E quel che è peggio, la mia amichetta non mi fa più le feste quando torno a casa, non osa neppure scendere dalla cuccia, solo trema mentre leggo nel suo sguardo la paura di chi non capisce il torto commesso e aspetta rassegnato il colpo di grazia.
Beh che son diavolica, ma non sono mica matta! Distruggere il mio succulento microbiota con l’antibiotico! Uccidere le mie diaboliche creaturine viscerali? Non ci penso proprio! Continuare a torturare quel povero esserino perché ha perso il controllo degli sfinteri. Voglio vedere quando sarò vecchia io se qualcuno osa dirmi che sono uno stress! Beh, sicuramente mi metteranno in casa di riposo quei disgraziati, ma lasciamo perdere, questo è un altro discorso… E attacco con la dieta, furiosa e determinata, da vera diavola.
Perdo un chilogrammo, e poi un altro e ancora e ancora. Ma la pancetta è sempre lì. Vado avanti con tante verdure, una capretta sembro, ma niente da fare “sta a vedere che ora devo andare in palestra come quello scimmione odioso di mio figlio! E non ci penso proprio a diventare schiava di tutti quegli attrezzi! Ho detto no ed è no! Ma tant’è mi informo sugli esercizi da fare. E non son capace. Il giorno dopo, poi, sono rotta e acciaccata ovunque. Ma non mi arrendo, e continuo a documentarmi: “Camminare, camminare e camminare a passo sostenuto. Questa è la migliore soluzione per smaltire il grasso viscerale” leggo in uno dei tanti articoli. “E perché no? Proviamo!” Mi dico, arricciando il naso.
E inizio con mezz’oretta, sempre con la cagnolina al mio fianco, felice di seguire il mio passo, è la sua specialità. Mi fanno un po’ male le ginocchia, un pochino il piede sinistro e ogni tanto l’anca destra. Ma fa niente. Non mi arrendo. Passa un giorno, e poi un altro, e ancora e ancora. Non mi basta più la mezz’oretta. Noto dei benefici immensi tornata a casa: dormo come un neonato innanzitutto, spruzzo di energie da tutti i pori, anche da quelle parti nascoste al sole e agli sguardi indiscreti dove nascono le pulsioni divine che ormai credevo perdute nella pace dei sensi.
E un giorno sorpresa! Trovo la traversina della cagnolina pulita “Sarà un caso…” mi dico. Ma il giorno dopo continua a non esserci traccia di pipi. E vado sempre più entusiasta a camminare studiando nuovi percorsi, che possano anche piacere alla mia cagnolina. Così finisco per imbattermi nel bel giardino di una casa di riposo, con tanto di panchine, sedie e tavoli colorati “Vedi, Tata?” dico alla cagnolina “qui è dove ci rinchiudono a noi umani quando ormai non siamo più autosufficienti. È qualcosa di simile al vostro canile. Sicuramente, pure io farò la stessa fine, se arrivo a una certa età e magari, qualcuno come noi, mentre passa ci chiede “Cosa fai Tata Diavola li seduta nella panchina? Vengono i tuoi figli a trovarti?” “Non saprei, da quando sono qua, ogni giorno, ogni minuto, ogni istante aspetto pazientemente e soltanto la morte” risponderò.
“Anche adesso, sai? Tatina, aspetto ogni giorno che la morte bussi alla mia porta. Ma per il momento camminiamo. Hai visto come stiamo bene?” E l’accarezzo mentre le faccio le coccole e mille complimenti.
Ora arrivo a casa e la Tatina mi viene incontro fiera di sé “Ma Tati, lasciami che voglio andare allo specchio… uffa! Non mi ricordo più il perché! E già, mi hanno detto che sono più snella. In effetti… Sarà mica che ho perso, come si chiamava più? …ma non ricordo…lapsus freudiano?” mi insinua la cagnolina ” Ma quale lapsus freudiano??? Ecco, mi è venuto in mente, grasso viscerale! Eh, ma che schifo! Su, andiamo, andiamo a camminare!
